Un architetto bio-progettista che studia il fattore vento all’interno del suo progetto, oltre all’orientamento dell’edificio, considera anche la disposizione delle aperture e delle sue relative dimensioni.

Quello che chiamiamo “rinfrescamento passivo” non è altro che l’allontanamento delle masse d’aria calda dai nostri edifici tramite la ventilazione naturale e l’assenza di elementi meccanici.

Nelle nostre case è fondamentale sapere
quali e come sono disposte le aperture,
conoscere le zone sopravento e sottovento,
ovvero dove il flusso colpisce l’edificio e dove invece lo abbandona.

disposizione delle aperture

Conoscere questi aspetti è fondamentale per la distribuzione degli ambienti e delle loro divisioni interne. Se l’orientamento è un vincolo dato dagli strumenti urbanistici, occorre fare uno studio accurato delle aperture, la loro disposizione, grandezza e altezza.

Un ambiente tipico delle nostre case che può determinare più o meno disagio è la cucina.
Sapere, oltre alla sua esposizione, l’effettiva posizione, se in zona sopravento o sottovento, aiuterà a capire se il ricambio d’aria al suo interno potrà avvenire o, al contrario, causerà una propagazione degli odori nel resto della casa. Sicuramente se abbiamo un’esposizione solare favorevole ma sopravento, è possibile trovare il giusto compromesso nella disposizione delle aperture e nelle loro grandezze.

disposizione delle aperture

Negli ambienti che viviamo costantemente conviene sempre avere almeno due aperture contigue o in muri prospicienti: ciò aiuterà all’andamento lineare del vento.
Se sono esposte entrambe in zona sottovento, infatti all’interno della stanza si genera un cambiamento di pressione che automaticamente innesca il processo di ventilazione. Se invece le due aperture non si possono avere in pareti differenti, converrebbe disporle almeno sulla stessa parete, differenziandole in dimensioni, così da ottenere una differenza di pressione.

Come visto, la disposizione e la grandezza delle aperture sono molto importanti oltre che per l’illuminamento naturale anche per i ricambi d’aria.

Sapere dove disporre le aperture e i muri interni è tanto fondamentale
quanto pensare al cappotto termico
e alla chiusura orizzontale di un edificio.

La disposizione delle aperture: le finestre e la ventilazione interna
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