Il gas Radon è uno degli inquinanti più pericolosi: immagina che l’Istituto superiore della sanità lo ha inserito al secondo posto come killer silenzioso dopo il fumo delle sigarette.

Gas Radon

Il Radon è un gas nobile radioattivo naturale derivato dal decadimento dell’uranio.

Si trova in natura in piccole quantità nel suolo e nelle rocce. Poiché è un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato.

Sicuramente ti starai chiedendo: ma se il Radon è prodotto in natura, cosa c’entra l’edilizia?
Molto semplice: il Radon si genera nel terreno, ma filtra all’interno delle nostre case a causa di una scarsa coibentazione delle murature di contatto con il suolo. Infatti, è proprio in locali interrati o seminterrati come cantine e garage che si può riscontrare un’alta concentrazione di Gas Radon.

È chiaro che non è tutto perduto, e non siamo tutti condannati…

Il Radon può essere reso meno nocivo con la giusta prevenzione:
il miglior modo per combattere questo gas è
ridurre al minimo le concentrazioni che sono le più nocive quando inalate.

A questo punto, è semplice intuire come il problema del radon possa essere risolto con una corretta ventilazione degli ambienti, ovvero con dei sistemi meccanizzati in grado di controllare il giusto ricambio d’aria.

E se volessi costruire una nuova casa e stare tranquillo? C’è un modo!
Al giorno d’oggi esistono molti sistemi per evitare le concentrazioni di Radon.
È chiaro che il luogo dove il Radon si accumula più che in altri posti è l’impianto di fondazione che è il più vicino al terreno e risulta completamente chiuso.

Ventilazione - gas radon

Quando si costruisce una casa nuova si può combattere il problema
direttamente alla radice con una fondazione ventilata.

Quindi stai tranquillo, non è tutto perduto, c’è un modo per vivere al meglio: bisogna solamente conoscere ed essere consapevoli al momento della costruzione.
Il segreto è volersi bene e volere bene ai propri cari, offrendo loro la possibilità di vivere in ambienti sani!

Inquinamento Indoor: il gas Radon
Tagged on:         

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *