In occasione della Settimana Europea della Riduzione dei Rifiuti a Palermo nasce e viene messa in atto l’iniziativa “Facciamo un patto“.
Il presupposto è semplice ma efficace:
pulire la città è una scelta importante,
ma tenerla pulita lo è ancora di più.
L’amministrazione comunale ha programmato una serie di interventi localizzati di pulizia straordinaria che copriranno l’intera città da zona a zona.
L’intervento, distribuito in 62 giorni lavorativi dal 6 maggio al 17 luglio 2019, prevede spazzamento manuale e meccanizzato, diserbo e rimozione dei rifiuti ingombranti.
Il cronoprogramma degli interventi è stato pubblicato sul sito del Comune ed è scaricabile direttamente da qui.
Zona per zona, è stato indicato il numero di operatori coinvolti e il periodo stimato di durata dei lavori.
Ma c’è ancora una cosa che non abbiamo chiarito: perché parliamo di “patto“?
Perché, come in ogni attività che coinvolge una città, l’impegno per il cambiamento è sempre reciproco e bilaterale.
L’intervento diretto delle ditte specializzate nella rimozione dei rifiuti è solo il primo passo per una città pulita: la controparte di un’iniziativa del genere coinvolge tutti i cittadini richiamandoli all’impegno nel mantenere il risultato raggiunto.
Il richiamo dell’amministrazione comunale è chiaro e rivolto a tutti:
prendiamoci cura della nostra città insieme.
Perché pulire è il primo passo, non sporcare è il secondo.
Se un’operazione importante come questa può dare i suoi frutti è perché unisce l’intera cittadinanza nell’assunzione di una responsabilità nei confronti del bene comune: lo spazio vissuto quotidianamente, la città.
Inoltre, ma non per ultimo, c’è un altro aspetto interessante che ci preme sottolineare: collaborare per mantenere un risultato raggiunto nel tempo non è solo un impegno etico, ma anche una scelta sostenibile. Perché tempo ed energia sono le nostre risorse primarie: se ognuno di noi fa la sua parte e contribuisce a mantenere pulita la città gettando i rifiuti negli appositi cestini, potrà ridurre anche le emissioni di CO2 prodotte dagli stessi macchinari usati per ripulire le strade.
Quando il lavoro si distribuisce tra tanti, il benessere collettivo è assicurato e la fatica di ognuno è ridotta. Un piccolo gesto di tutti può rendere più sostenibile la città intera e l’aria che respiriamo.
In fondo, per cambiare davvero le cose basta poco, basta un patto.