Negli ultimi decenni la complessità della vita sulla terra è aumentata.
L’acqua, risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza, ha bisogno di una tutela continua da parte dell’uomo, visti i cambiamenti climatici ormai fortemente evidenti, come alluvioni, desertificazione, aumento della temperatura, ecc…
Prima di chiarire il ruolo fondamentale dell’acqua nella vita dell’uomo, cerchiamo di capire brevemente come questa si muove nel nostro pianeta.
Com’è noto, la Terra è ricoperta per tre quarti di acqua,
di cui la maggior parte contenuta negli oceani.
Di conseguenza, l’acqua nel nostro pianeta è principalmente salata. L’acqua dolce, infatti, rappresenta solo il 2,5%.
In natura l’acqua si trova in tutti e tre i suoi stati di aggregazione: liquido, solido e aeriforme, dando luogo a un ciclo nel quale si trasforma più volte e si muove tra atmosfera, superficie terrestre e sottosuolo.
I più comuni ed evidenti processi del ciclo dell’acqua sono l’evaporazione e le precipitazioni.
Il primo è il processo che trasferisce l’acqua dalla superficie terrestre all’atmosfera ed è regolato principalmente dall’energia solare; il secondo, invece, riporta l’acqua sulla superficie terrestre.
L’acqua allo stato liquido si divide essenzialmente in due parti: una che rimane in superficie e scorre sul terreno fino a formare fiumi e torrenti e un’altra che si infiltra nel terreno e scorre nel sottosuolo.
Vediamo ora qualche esempio di utilizzo dell’acqua nella vita dall’uomo.
In passato, gli insediamenti urbanistici facevano sempre riferimento ai corsi d’acqua poiché la loro presenza garantiva la vita, offriva vantaggi in ambito economico e conferiva maggiore salubrità al luogo.
Anche i singoli edifici ne erano influenzati: un esempio è costituito dalla domus, tipologia abitazione diffusa in epoca romana, che nell’atrio principale presentava una vasca di raccolta chiamata impluvium (dal lat. in, “all’interno” e pluvia, “pioggia”). Questa era una vasca quadrangolare a fondo piatto progettata per raccogliere l’acqua piovana principalmente per usi domestici e, in secondo luogo, per raffrescare i luoghi caldi.
L’acqua, quindi, era uno dei tanti fattori su cui l’architettura si basava per iniziare un insediamento o stabilire una nuova tipologia d’abitazione. Nell’edilizia moderna, invece, l’acqua è stata sempre considerata un elemento da cui proteggersi.
In realtà, è una componente che, se studiata ed inglobata all’interno del progetto, può dare evidenti vantaggi. Inoltre, alla luce dei futuri problemi di approvvigionamento, è indispensabile parlare di recupero delle acque piovane di prima pioggia nei sistemi edilizi già esistenti.
In questo primo articolo abbiamo dato un accenno della reale potenzialità dell’acqua nei nostri edifici. Nel prossimo vedremo quanta acqua potremmo riutilizzare nei nostri edifici con adeguati sistemi di recupero.
Seguiteci e non rimarrete delusi!