Uno dei problemi fondamentali della costruzione in edilizia sostenibile è proprio la parte strutturale. Infatti, la normativa attualmente vigente non consente di realizzare strutture portanti con altri materiali naturali come la paglia o la terra cruda. Quindi, la soluzione che ad oggi raggiunge il miglior compromesso tra sostenibilità e normativa è sicuramente la struttura in legno.
Tuttavia, bisogna fare molta attenzione quando si parla di legno: purtroppo, come sta diventando sempre più chiaro, non esiste un parametro di valutazione univoco per la sostenibilità, di conseguenza occorre analizzare di volta in volta tutto il processo.
Il legno è un materiale estremamente duttile che riesce a dissipare molto bene le forze agenti sulla struttura e, grazie a questa sua caratteristica, è molto sfruttato in edilizia, specialmente nelle zone del nord Italia.
Inoltre, bisogna porre l’accento su un argomento molto importante:
i legni non sono tutti uguali.
Esistono diverse tipologie e diverse tecnologie di posa in opera di questo materiale, purtroppo, non tutte sono sostenibili. Infatti, proprio per questo motivo è importante riuscire a comprendere il modo migliore per approcciarsi a questo tipo strutture.
Gli alberi comunque presentano tra loro delle caratteristiche diverse e dissimili, come nel caso della quercia, dell’olmo, del pioppo, del cipresso, dell’abete e degli altri che sono particolarmente indicati nelle costruzioni. Tanto è vero che la quercia non ha lo stesso impiego dell’abete, né il cipresso lo stesso dell’olmo; né le altre specie presentano tutte le medesime caratteristiche naturali; anzi, ogni tipo si rivela nella messa in opera più adatto di un altro proprio per la specificità dei suoi elementi costruttivi.
Marco Vitruvio Pollione, De Architectura.
Le tipologie di legno sono veramente tante e con caratteristiche molto diverse tra loro. Per questa ragione, nei prossimi articoli offriremo un quadro generale sulle tecniche di posa in opera più utilizzate durante un cantiere sostenibile.